L'intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando il campo della Cybersecurity, fornendo nuovi strumenti e approcci per affrontare minacce sempre più sofisticate. Le tecnologie di IA hanno la capacità di trovare rapidamente nei dati correlazioni e pattern difficili da vedere da parte di un analista umano, il cui ruolo rimane comunque centrale in virtù della sua visione più completa e consapevole del contesto operativo dei sistemi. Infatti, ad oggi l’utilizzo dell’IA in Cybersecurity risulta essere perlopiù strumento di assistenza all’analista, inserito in un funzionamento semiautomatico. Con la maturazione sempre più concreta delle applicazioni di IA diversi processi potranno raggiungere una reale automazione entro pochi anni.
Sono tre le principali macroaree della Cybersecurity in cui si inseriscono efficacemente gli utilizzi delle tecnologie di Intelligenza Artificiale.
Rilevamento delle minacce
L'IA ha dimostrato un notevole successo nel rilevare minacce cibernetiche. Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare grandi quantità di dati in tempo reale (i.e. log, basi di dati, traffico di rete) per individuare comportamenti sospetti o modelli non convenzionali.
Alcuni esempi:
Automazione della risposta alle minacce
Oltre al rilevamento, l'IA consente anche un'automazione più efficace della risposta alle minacce. Questo significa che i sistemi di sicurezza possono rispondere più rapidamente ed efficientemente alle minacce in tempo reale.
Alcuni esempi di automazione nella risposta alle minacce includono:
Previsione e prevenzione
L'IA non si limita solo a rispondere alle minacce esistenti ma può anche prevedere e prevenire minacce future. L'analisi predittiva basata sull'IA può essere utilizzata per identificare possibili scenari di attacco, consentendo alle organizzazioni di prendere misure preventive.
Alcuni esempi includono:
L'NLP (Natural Language Processing) e la GenAI possono essere strumenti preziosi nella Cyber Threat Intelligence (CTI). L'NLP può essere utilizzato per analizzare grandi quantità di testo proveniente da fonti aperte, forum underground, dark web, social media, per identificare indizi, pattern e informazioni relative a minacce cibernetiche. La GenAI, d'altra parte, può essere utilizzata per generare modelli predittivi basati su dati storici e attuali per anticipare potenziali attacchi e sviluppare strategie di difesa. Insieme, queste tecnologie possono migliorare notevolmente la capacità di rilevare e mitigare le minacce cibernetiche in modo proattivo. Questa possibilità è da intendersi sia per utilizzi automatici, continui, con automatismi sempre alla ricerca di informazioni rilevanti, e sia in assistenza al lavoro dell’analista CTI che si doterebbe di un prezioso strumento per le sue analisi più specifiche.